Il provvedimento di rigetto della richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova non è immediatamente impugnabile con ricorso per cassazione, ma è appellabile unitamente alla sentenza di primo grado, in quanto l'articolo 464-quater, comma 7, del codice di procedura penale, nel prevedere il ricorso per cassazione, si riferisce unicamente al provvedimento con cui il giudice, in accoglimento della richiesta dell'imputato, abbia disposto la sospensione del procedimento con la messa alla prova. Il principio di diritto enunciato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, cui la presente sentenza aderisce, mira a garantire la coerenza del sistema di impugnazioni, evitando la frammentazione del procedimento e assicurando il rispetto del principio di concentrazione delle impugnazioni, in linea con la ratio dell'articolo 586 del codice di procedura penale. Tale interpretazione, fondata su un'attenta analisi del dato normativo e della finalità della disciplina, consente di preservare l'economia processuale e la ragionevole durata del processo, principi cardine del giusto processo, senza pregiudicare il diritto di difesa dell'imputato, il quale potrà comunque far valere le proprie ragioni in sede di impugnazione della sentenza di primo grado.