Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11741 del 24 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11741PEN

Massima

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Il giudice può adottare un provvedimento cautelare motivandolo per relationem, ossia richiamando integralmente la richiesta del pubblico ministero, purché risulti che il giudice abbia preso cognizione del contenuto delle ragioni dell'atto richiamato, ritenendole coerenti alla sua decisione, e sia possibile instaurare un effettivo e trasparente contraddittorio tra le parti, assicurando concretamente all'indagato il diritto di difesa e permettendo al giudice sovraordinato di controllare la rilevanza, la pertinenza e la concludenza degli elementi posti a base del giudizio di probabile reità e l'iter logico attraverso il quale si perviene alla decisione. Tuttavia, l'obbligo di autonoma motivazione permane qualora il provvedimento si discosti dalle ragioni contenute nell'atto richiamato. La nullità dell'ordinanza cautelare per mancanza di motivazione, prevista dall'art. 292 c.p.p., comma 2, non è né assoluta né relativa, ma deve essere qualificata come nullità di terzo genere, che deve essere dichiarata d'ufficio, ma che può essere sanata nelle forme previste dall'art. 185 c.p.p. Pertanto, il giudice del riesame, investito della cognizione di un'ordinanza cautelare priva delle indicazioni previste dall'art. 292 c.p.p., comma 2, deve dichiararne la nullità, ma al contempo tentare di integrarne adeguatamente il contenuto carente, per sanarla sulla base dei principi fissati dal citato art. 185.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto;

nei confronti di:

Pr. Co. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Taranto, in data 15.7.2010.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dr. Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il provvedimento impugnato sia annullato con rinvio.

osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

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