Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18552 del 3 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18552PEN

Massima

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Il concorso nel reato di ricettazione e truffa sussiste anche quando l'imputato, pur non essendo l'ideatore principale del disegno criminoso, si inserisce consapevolmente nella catena della ricettazione ricevendo un bene già ricettato da altri, contribuendo così all'esecuzione del reato con condotte idonee a indurre in errore la vittima e a determinare il conseguente danno patrimoniale. L'elemento soggettivo del reato di ricettazione può essere desunto da indizi gravi, precisi e concordanti, quali la consegna di un assegno intestato a un soggetto inesistente, il tentativo di convincere la vittima a non incassare immediatamente l'assegno e i continui contatti con gli altri concorrenti, anche quando l'imputato vanti una pregressa esperienza nel settore dell'antiquariato. La circostanza attenuante della speciale tenuità del danno patrimoniale non è applicabile al reato di ricettazione avente ad oggetto assegni in bianco o documenti, in quanto il valore da considerare non è quello dello stampato, ma quello potenziale derivante dalla sua utilizzabilità. La sospensione condizionale della pena può essere subordinata al risarcimento del danno, previa valutazione della capacità economica dell'imputato, desumibile anche dalla dichiarazione dei redditi e dall'attività professionale svolta, senza che rilevi l'eventuale cessazione di tale attività da diversi anni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/07/2017 della CORTE APPELLO di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SARACO ANTONIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI LUCA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza del 7 luglio 2017 oggi impugnata, la Cort…

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