Cassazione penale Sez. II sentenza n. 54587 del 22 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54587PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve dare adeguata motivazione in ordine alla valutazione complessiva degli elementi indizianti, senza essere tenuto a un'analisi dettagliata di tutte le deduzioni difensive, purché le ragioni del suo convincimento risultino logiche e coerenti. Il controllo di legittimità in sede di ricorso per cassazione è limitato alla verifica della violazione di specifiche norme di legge o della manifesta illogicità della motivazione, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle prove operata dal giudice di merito. Inoltre, l'attualità e la concretezza del pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare, possono desumersi dalla gravità e dalla recente commissione delle condotte delittuose contestate, nonché dalla capacità dell'indagato di mantenere contatti con ambienti criminali e con le vittime, senza che sia necessaria un'analitica dimostrazione di tali elementi. Il giudice può, pertanto, ritenere adeguata solo la custodia cautelare in carcere, laddove ritenga inidonee misure meno afflittive a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato e di mantenimento di collegamenti con ambienti delinquenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. ALMA Marco Mar - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 4324/2016 in data 05/08/2016 del Tribunale di Napoli in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALMA Marco Maria;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI NARDO Marilia, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordin…

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