Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18473 del 4 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:18473PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione all'associazione mafiosa può essere desunta dalla prova della consapevole devoluzione di una parte degli utili di un'attività imprenditoriale a favore di affiliati detenuti, parenti di latitanti e capi dell'organizzazione criminale, nonché dal ruolo di persona di fiducia e di perno principale dell'azienda rivestito da un soggetto a conoscenza dei rapporti del titolare dell'impresa con i vertici mafiosi, anche in assenza di una formale investitura nell'organizzazione. Tali elementi, unitamente alle risultanze delle intercettazioni che dimostrino il coinvolgimento dell'indagato nella devoluzione dei proventi aziendali a favore dell'associazione, integrano gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, giustificando l'applicazione di una misura cautelare personale, pur in assenza di una precedente condanna definitiva per il medesimo reato associativo. Il giudice di legittimità, nel sindacare il vizio di motivazione denunciato avverso il provvedimento cautelare, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la logicità e la coerenza della motivazione, senza poter riesaminare il merito della ricostruzione fattuale operata dal giudice di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 871/2014 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 08/07/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)),: inammissibilita';

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Palermo, in data 8-7-2014, che ha confermato l'ordinanz…

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