Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18285 del 10 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:18285PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso per cassazione è inammissibile quando i motivi dedotti ripropongono le stesse ragioni già discusse e ritenute infondate dal giudice del gravame, senza fornire nuovi e specifici elementi di fatto o di diritto che consentano di sottoporre a verifica la legittimità della decisione impugnata. L'atto di ricorso deve contenere la precisa prospettazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto da sottoporre a controllo di legittimità, non essendo sufficiente una mera genericità e indeterminatezza dei motivi, che impedisce l'esercizio del sindacato di Cassazione. Inoltre, il ricorso deve essere autosufficiente, nel senso che non può ignorare le argomentazioni esplicitate nella decisione censurata, pena la declaratoria di inammissibilità per mancanza di specificità del motivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CARMENINI Secondo L. - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMESSO) nato a (OMESSO);

avverso la sentenza n. 16/2010 della 2 Sezione Penale della Corte d'Assise d'Appello di Napoli in data 26.2.2010;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere dott.ssa Giovanna VERGA;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. STABILE Carmine, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Sentito l'Avv. LEPRE Salva…

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