Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7951 del 26 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:7951PEN

Massima

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La coltivazione illecita di sostanze stupefacenti, anche in assenza di elementi sintomatici della destinazione allo spaccio, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, trattandosi di un reato di pericolo presunto che prescinde dal nesso di immediatezza con l'uso personale. Ciò in quanto la coltivazione di piante di cannabis, anche di modesta entità, comporta in sé un pericolo per la salute pubblica, a prescindere dalla finalità di spaccio o di consumo personale, essendo sufficiente l'accertamento della capacità drogante delle piante coltivate. La giurisprudenza di legittimità ha infatti chiarito che la nozione di "coltivazione domestica" non è applicabile a tali fattispecie, essendo il reato di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti un reato di pericolo presunto che non richiede l'accertamento della destinazione della droga prodotta. Pertanto, la condotta di coltivazione di piante di cannabis, anche in assenza di elementi sintomatici dello spaccio, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dall'uso personale del consumatore abituale, essendo sufficiente l'accertamento della capacità drogante delle piante coltivate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 200/2007 CORTE APPELLO di PALERMO, del 08/10/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DE SANDRO ((omissis)), che ha concluso per il rigetto.

udito il difensore avv. Pellegrino per l'accoglimento.

RITENUTO IN FATTO

1. PO.Al. denu…

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