Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2781 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:2781SENT

Massima

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Il potere di pianificazione urbanistica è esercitato dall'amministrazione comunale nell'ambito di una ampia discrezionalità, volta al contemperamento di una pluralità di interessi pubblici, tra cui la tutela dei valori ambientali e paesaggistici, oltre che l'ordinato sviluppo edilizio del territorio. Le scelte urbanistiche, pertanto, possono comportare la riduzione della capacità edificatoria di specifiche aree, anche in assenza di un preminente interesse pubblico che giustifichi il sacrificio imposto alla proprietà privata, purché non risultino affette da errori di fatto, abnormi illogicità, violazioni procedurali, ovvero non incidano su situazioni che abbiano ingenerato affidamenti e aspettative qualificate del privato. L'onere motivazionale gravante sull'amministrazione è di carattere generale e risulta soddisfatto con l'indicazione dei profili generali e dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, senza necessità di una motivazione puntuale e "mirata" per ogni singola area. Inoltre, la semplice reformatio in peius della disciplina urbanistica, attraverso il ridimensionamento dell'attitudine edificatoria di un'area, è interdetta solo da determinazioni vincolanti per l'amministrazione in ordine ad una diversa "zonizzazione" dell'area stessa, ovvero tali da fondare legittime aspettative del privato, potendosi configurare un affidamento qualificato esclusivamente in presenza di convenzioni di lottizzazione, accordi di diritto privato intercorsi tra il Comune e i proprietari delle aree, aspettative nascenti da giudicati di annullamento di dinieghi di concessione edilizia o di silenzio - rifiuto su una domanda di concessione o ancora nella modificazione in zona agricola della destinazione di un'area limitata, interclusa da fondi edificati in modo non abusivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/12/2018

N. 02781/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01246/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1246 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Milano, viale ((omissis)),45;

contro

Comune di Luvinate in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Milano, via Pasteur, 24;

nei confronti

((omissis)), ((omissis)), non costituiti in giudizio;

per l'annullamento,

A) Per quanto riguarda il ricorso intro…

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