Consiglio di Stato sentenza n. 3474 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:3474SENT

Massima

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Il mancato rispetto dei termini previsti per l'emissione del decreto di esproprio, a seguito di occupazione d'urgenza di un'area privata, determina l'illegittimità dell'occupazione stessa e l'obbligo per l'amministrazione di adottare un provvedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, con conseguente obbligo di corrispondere al proprietario un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale subito, nonché il risarcimento del danno per il periodo di occupazione sine titulo. La sopravvenuta declaratoria di incostituzionalità della norma attributiva del potere di adottare il provvedimento di acquisizione sanante (art. 43 del d.P.R. n. 327/2001) comporta l'improcedibilità dell'impugnazione di tale atto, in quanto privo di valido fondamento normativo, senza tuttavia incidere sulla validità della pronuncia che ha accertato l'illegittimità dell'occupazione e imposto l'adozione del provvedimento di acquisizione. Il principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato è rispettato laddove la sentenza, pur non pronunciandosi espressamente sulla domanda risarcitoria, ne abbia implicitamente disposto la liquidazione in sede di adozione del provvedimento di acquisizione sanante. Infine, il principio della soccombenza è correttamente applicato dal giudice di primo grado che, pur non liquidando integralmente le spese di lite, ne ha disposto la compensazione tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/08/2016

N. 03474/2016REG.PROV.COLL.

N. 05629/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello nr. 5629 del 2015, proposto dal COMUNE DI MIGNANO MONTE LUNGO, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. Luigi Ricciardelli, con domicilio eletto presso il dott. Renato Pedicini in Roma, via F. D’Ovidio, 83,

contro

i signori Mario ORTENZI e Antonietta PERRETTA, rappresentati e difesi dall’avv. Claudio Manzia, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazzale Clodio, 14,

avverso

la sentenza nr. 1542, pubblicata il 12 marzo 2015, con cui il T.A.R. della Campania, Sezione Quinta, pronunciando in via definitiva sul ricorso iscritto al nr. 411/2009 e sul successivo ricorso per mot…

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