Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7871 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:7871SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione su un'istanza presentata dal privato comporta l'obbligo per l'amministrazione di provvedere espressamente entro il termine previsto dalla legge, pena l'illegittimità del silenzio e la possibilità per il privato di attivare un giudizio per ottenere la pronuncia sulla domanda. Qualora l'amministrazione provveda successivamente all'attivazione del giudizio, la questione deve essere dichiarata improcedibile per cessata materia del contendere, con condanna alle spese di lite a carico dell'amministrazione per la soccombenza virtuale. Il principio di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, sancito dall'art. 97 della Costituzione, impone all'amministrazione di garantire una risposta tempestiva alle istanze dei privati, evitando comportamenti omissivi o dilatori che possano pregiudicare l'esercizio dei diritti e degli interessi legittimi. L'obbligo di provvedere espressamente entro i termini di legge costituisce un corollario del principio di trasparenza e di tutela dell'affidamento del cittadino nell'azione amministrativa, a presidio di una corretta e leale collaborazione tra pubblica amministrazione e privati. Il silenzio serbato illegittimamente dalla p.a. sulla domanda del privato, oltre a integrare una violazione di legge, può determinare un danno ingiusto in capo al richiedente, il quale ha diritto di ottenere una pronuncia espressa sulla propria istanza entro i termini previsti. La condanna alle spese di lite a carico dell'amministrazione soccombente virtualmente rappresenta una forma di tutela risarcitoria per il privato, a fronte del pregiudizio subito a causa dell'inerzia della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/06/2022

N. 07871/2022 REG.PROV.COLL.

N. 13881/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13881 del 2021, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero della Salute, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Ministero della Salute - Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del Ssn, non costituito in giudizio;

per la declaratoria della illegittimità :

a)- del silenzio serbato dal Ministero della Salute (d…

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