Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento, nell'esaminare il ricorso proposto dal sig. Marco Endrizzi avverso la deliberazione della Giunta provinciale di Trento n. 592 del 1.4.2011 di approvazione con modifiche della variante al piano regolatore generale del Comune di Cavedago, afferma che: 1. Le scelte sottese alla pianificazione urbanistica costituiscono la risultante di apprezzamenti tendenzialmente di merito, sindacabili in sede giurisdizionale solo nei casi di arbitrarietà, irrazionalità o irragionevolezza, ovvero di palese travisamento dei fatti. Il vizio di disparità di trattamento rileva soltanto in presenza di situazioni identiche e non semplicemente analoghe. L'obbligo di motivare adeguatamente la destinazione urbanistica impressa alle singole aree sussiste solo quando si vada ad incidere su posizioni giuridicamente differenziate sorte a seguito di precisi e formali impegni assunti dall'Amministrazione. 2. Le scelte del Comune di Cavedago di realizzare parcheggi pubblici su terreni di proprietà del ricorrente non appaiono né arbitrarie, né irragionevoli, e tanto meno viziate nei presupposti o immotivate, in quanto supportate da un'adeguata e logica motivazione che evidenzia i fondamenti razionali che hanno informato le scelte urbanistiche operate. 3. Tuttavia, l'intervento della Giunta provinciale che, in sede di approvazione della variante al piano regolatore, ha incluso nel perimetro di un piano di lottizzazione due terreni del ricorrente precedentemente destinati a zona di completamento edilizio, è illegittimo in quanto eccede i limiti del potere di approvazione con modifiche d'ufficio previsti dall'art. 32, comma 3, della legge urbanistica provinciale n. 1 del 2008, non essendo tale modifica riconducibile alle ipotesi tassative ivi contemplate.