Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 32 del 2020

ECLI:IT:TARMI:2020:32SENT

Massima

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Il diniego del nulla osta per il conseguimento della patente di guida, adottato ai sensi dei commi 1 e 3 dell'art. 120 del Codice della Strada a seguito di una condanna penale irrevocabile, configura una posizione di diritto soggettivo del privato, la cui tutela è riservata alla giurisdizione del giudice ordinario, in quanto l'accertamento dei "requisiti morali" di cui all'art. 120 c.d.s. ha natura vincolata e risponde all'esclusivo interesse del privato. Il giudice amministrativo, pertanto, è privo di giurisdizione in tali controversie, dovendo il ricorso essere dichiarato inammissibile e la relativa domanda devoluta alla cognizione del giudice ordinario, in applicazione dell'art. 11, comma 2, del Codice del processo amministrativo. Tale soluzione si fonda sulla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione e del giudice amministrativo, secondo cui la questione relativa alla sussistenza dei "requisiti morali" di cui all'art. 120 c.d.s. deve intendersi riservata alla giurisdizione del giudice ordinario, trattandosi di accertamento avente natura vincolata, con vincolo posto nell'esclusivo interesse del privato, la cui posizione giuridica va qualificata in termini di diritto soggettivo perfetto. Ciò in quanto, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 2018, la natura vincolata del potere amministrativo, nel presupposto e nel contenuto, permane con riferimento agli atti di diniego del rilascio della patente di guida disciplinati dai commi 1 e 3 dell'art. 120 c.d.s., non essendo stata interessata da tale pronuncia la disciplina ivi contenuta. Pertanto, in assenza di deroghe ai comuni canoni sul riparto di giurisdizione, la tutela del diritto soggettivo del privato spetta al giudice ordinario, il quale è tenuto, nell'eventualità del fondamento della denuncia, a disapplicare l'atto lesivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/01/2020

N. 00032/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00377/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 377 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, U.T.G. - Prefettura di Milano, in persona del Ministro legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia in Milano, via Freguglia, 1 e con domicilio pec come in atti;

per l'annullamento

1) quanto al ricorso principale

- del provvedimento numero identificativo…

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