Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che il carattere non temporaneo dell'attività rumorosa non può essere considerato di per sé preclusivo del rilascio dell'autorizzazione in deroga ai limiti di emissione sonora prevista dal regolamento comunale, purché ne ricorrano gli altri presupposti e l'amministrazione compia le dovute valutazioni di merito. Infatti, la facoltà di deroga di cui all'art. 5.3.1 del regolamento comunale è collocata nell'ambito della disciplina delle attività rumorose di carattere permanente, a differenza di quanto previsto per le attività temporanee, dimostrando così che tale regime di eccezione può trovare applicazione anche per attività stabili e non meramente transitorie. L'amministrazione, pertanto, nell'esaminare l'istanza di deroga, non può limitarsi a negare l'autorizzazione sulla base della sola considerazione della natura non temporanea dell'attività rumorosa, ma deve procedere ad un'adeguata istruttoria e a una ponderata valutazione di tutti i presupposti e i requisiti previsti dalla normativa, senza preclusioni aprioristiche.