Il provvedimento di sospensione della licenza di un esercizio pubblico ai sensi dell'art. 100 del R.D. n. 773/1931 (T.U.L.P.S.) può essere legittimamente adottato dall'autorità di pubblica sicurezza quando ricorra anche solo una delle seguenti situazioni: a) nell'esercizio si siano verificati tumulti o gravi disordini, anche se avvenuti all'esterno del locale ma con un fondato nesso causale con l'attività svolta al suo interno; b) il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose, a prescindere dalla responsabilità del titolare; c) l'esercizio pubblico costituisca comunque un pericolo per l'ordine pubblico, la moralità pubblica, il buon costume o la sicurezza dei cittadini. L'adozione di tale provvedimento cautelare non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto l'urgenza di provvedere può ritenersi insita nella natura stessa della misura, volta a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica. L'annullabilità del provvedimento per vizi formali è inoltre esclusa ai sensi dell'art. 21-octies della L. n. 241/1990, ove non siano state allegate circostanze che, se evidenziate in sede procedimentale, avrebbero potuto modificare la determinazione adottata.