Cassazione penale Sez. III sentenza n. 44465 del 4 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44465PEN

Massima

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Il provvedimento del Questore che dispone il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (c.d. DASPO) ai sensi della Legge n. 401 del 1989, art. 6, incidendo sulla libertà personale, deve essere convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari. In sede di convalida, il controllo giurisdizionale deve riguardare l'esistenza di tutti i presupposti legittimanti l'adozione dell'atto da parte dell'autorità amministrativa, compresi quelli imposti dalla circostanza che con esso si dispone una misura di prevenzione, come la sussistenza di ragioni di necessità e urgenza, la pericolosità concreta ed attuale del soggetto, l'attribuibilità al medesimo delle condotte addebitate e la loro riconducibilità alle ipotesi previste dalla norma. Superata la fase di convalida, nella successiva fase cognitiva non sono più proponibili censure relative alla legittimità del provvedimento questorile, in quanto esso acquista una forza corrispondente a quella di giudicato interno. Inoltre, il riferimento nel provvedimento a una determinata squadra di calcio implica che tale provvedimento debba ritenersi efficace relativamente a tutti gli incontri disputati da tale squadra, senza necessità di una specifica indicazione di ogni singola manifestazione sportiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. ROSI Elisabett - rel. Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 11123/2010 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 19/11/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ELISABETTA ROSI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Corasaniti Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
Che, con sentenza del 19 novembre 2013, la Corte di Appello di Napoli ha confermato la sentenza del …

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