Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1239 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:1239SENT

Massima

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La destinazione di un'area privata a servizi e attrezzature pubbliche, disposta con atti di pianificazione urbanistica, deve essere sorretta da un adeguato bilanciamento tra l'interesse pubblico alla realizzazione di tali servizi e il diritto di proprietà del privato, nel rispetto del principio di proporzionalità. Ove tale bilanciamento non risulti adeguatamente motivato e la destinazione pubblica si riveli eccessivamente gravosa per il proprietario, essa può essere ritenuta illegittima per violazione del diritto di proprietà e del principio di ragionevolezza. Tuttavia, l'intervenuta approvazione di un nuovo strumento urbanistico, che sostituisce il precedente, rende improcedibile la domanda di annullamento degli atti di pianificazione impugnati, salva la possibilità per il proprietario di far valere un eventuale interesse risarcitorio, purché dedotto con le dovute forme processuali.

Sentenza completa

N. 03014/2003
REG.RIC.

N. 01239/2015 REG.PROV.COLL.

N. 03014/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3014 del 2003, proposto da:
OROMBELLI GIUSEPPE, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giuseppe Sala e Maria Sala, con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, Via Hoepli, n. 3;

contro

REGIONE LOMBARDIA, in persona del Presindente p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Catia Gatto, domiciliato presso gli Uffici dell’Avvocatura regionale in Milano, Piazza Città di Lombardia, n. 1;
COMUNE di PADERNO DUGNANO, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Fabio Pellicani, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Milano, Via Luciano Manara, n. 1;
SOPRIN…

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