La revoca di una procedura di finanza di progetto per la realizzazione di un'infrastruttura pubblica è legittima qualora sopravvengano circostanze oggettive che determinino l'insostenibilità economica e finanziaria del progetto, come il venir meno dei finanziamenti pubblici stanziati, senza che l'amministrazione sia tenuta a reperire ulteriori risorse. In tal caso, il promotore ha diritto all'indennizzo ai sensi dell'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, limitato alle spese sostenute a partire dalla data in cui l'amministrazione ha richiesto l'aggiornamento del quadro economico dell'opera, senza poter pretendere il risarcimento del danno per la revoca, che deve ritenersi legittima. Inoltre, il promotore ha diritto al rimborso delle spese sostenute per l'integrazione del progetto posto a base di gara, ai sensi dell'art. 216, comma 23, del d.lgs. n. 50/2016, tale rimborso essendo ricompreso nell'indennizzo riconosciuto in applicazione dell'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990.