Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7924 del 21 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7924PEN

Massima

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Il possesso di un documento d'identità recante la foto del possessore con false generalità integra il reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p., in quanto la presenza della fotografia del possessore sul documento falso costituisce una considerevole efficacia indiziaria in ordine alla sua condotta di concorso nella contraffazione, pur potendosi ipotizzare in astratto che il soggetto in possesso del documento falso riportante la propria fotografia non abbia concorso alla contraffazione. Tuttavia, la qualificazione giuridica del fatto diversamente attribuita nella sentenza di applicazione concordata della pena non è sindacabile in sede di legittimità, in quanto l'art. 448, comma 2-bis, c.p.p. limita i motivi di impugnazione a quelli attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena o della misura di sicurezza, circoscrivendo la possibilità di ricorrere per cassazione deducendo l'erronea qualificazione del fatto ai soli casi di errore manifesto, con conseguente inammissibilità della denuncia di errori valutativi in diritto che non risultino evidenti dal testo del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale presso la Corte d'appello di Milano;
Nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/02/2018 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandrina TUDINO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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