Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza breve n. 103 del 2018

ECLI:IT:TARBO:2018:103SENB

Massima

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Il Comune può ordinare la demolizione di opere edilizie realizzate in violazione delle distanze minime prescritte dalle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale, anche quando il titolo edilizio originario sia stato annullato in sede giurisdizionale, senza poter applicare la più mite sanzione pecuniaria prevista per i casi in cui non sia possibile la rimozione dei vizi procedimentali o il ripristino dello stato dei luoghi. Ciò in quanto i vizi riscontrati hanno natura sostanziale, attengono al mancato rispetto di prescrizioni poste a tutela di interessi pubblici e non risulta provata l'impossibilità tecnica della demolizione. Il legittimo affidamento del privato non può essere invocato quando il titolo edilizio sia stato rilasciato sulla base di una falsa rappresentazione dello stato di fatto, escludendosi in tal caso ogni ipotesi di legittimo affidamento.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/01/2018

N. 00103/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00952/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 952 del 2017, proposto da Solam s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giuliano Boschetti, Paco D’Onofrio, con domicilio eletto presso il loro studio sito in Bologna, via Belfiore n. 3;

contro

- il Comune di Dozza (Bo), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. Silva Gotti, con domicilio eletto presso lo studio della medesima sito in Bologna, via Santo Stefano n. 43;

nei confronti di

- Aldo Landi, Novella Contoli, rappresentati e difesi dagli avv.ti Edore Campagn…

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