Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26240 del 6 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26240PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari ai fini della custodia cautelare in carcere, deve considerare non solo i precedenti penali dell'indagato risultanti dal certificato penale, ma anche gli eventuali procedimenti pendenti a suo carico e altri fatti criminosi in corso di accertamento, in quanto tutti questi elementi sono significativi per determinare il concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, alla luce delle modalità del fatto. Inoltre, il giudice deve porre particolare attenzione ai dati riguardanti la personalità dell'indagato, quali l'età, l'attività lavorativa e le circostanze del fatto, al fine di formulare una prognosi sulla pericolosità sociale e sull'adeguatezza della misura cautelare disposta, anche in relazione al pericolo di reiterazione del reato, che non deve essere meramente astratto o remoto. La valutazione complessiva di tali elementi, effettuata in modo logico e non contraddittorio, costituisce motivazione sufficiente per disporre la custodia cautelare in carcere, anche in presenza di elementi favorevoli all'indagato, qualora il giudice ritenga che il pericolo di reiterazione del reato non sia da escludere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

dall'avv. ((omissis)), difensore di: ET. TR. AB. , nato in (OMESSO);

Avverso l'ordinanza n.1406/2010 del Tribunale del Riesame di Venezia, del 13.10.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto Procuratore Generale, nella persona della Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 23.9.2010, il…

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