Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29879 del 14 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29879PEN

Massima

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Il tentativo di estorsione mediante minaccia, anche nei confronti di soggetti terzi estranei alla pretesa vantata, integra il più grave reato di tentata estorsione, non potendosi configurare l'ipotesi dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in quanto l'agente non aveva alcuna pretesa tutelabile in sede giudiziaria nei confronti della vittima. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il tentativo di estorsione mediante minaccia, anche nei confronti di soggetti terzi estranei alla pretesa vantata, integra il più grave reato di tentata estorsione e non può essere ricondotto all'ipotesi meno grave dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Ciò in quanto l'agente non aveva alcuna pretesa tutelabile in sede giudiziaria nei confronti della vittima, essendo questa creditrice per ragioni professionali nei confronti di un terzo soggetto. Pertanto, l'intervento dell'imputato appare del tutto arbitrario e integrante la fattispecie di cui all'art. 629 c.p., anche in considerazione del fatto che la minaccia è stata rivolta anche nei confronti di soggetti terzi, verso i quali l'imputato non poteva vantare alcuna pretesa tutelabile. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e sufficientemente articolato, con una lunghezza di oltre 10 righe che contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamill - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignaz - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2333/2011 CORTE APPELLO di BARI, del 03/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/06/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito, per la parte civile, Avv. (OMISSIS), che si riporta alle conclusioni che deposita con nota spese.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
La CORTE…

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