Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'ignoranza della legge penale, anche se incolpevole, non esclude la responsabilità penale dell'imputato, in quanto l'articolo 5 c.p. stabilisce che l'ignoranza della legge penale non può essere invocata a scusa. Pertanto, l'errore sulla liceità del fatto, per essere rilevante ai fini dell'esclusione dell'elemento soggettivo del reato, deve essere determinato da un fattore esterno che abbia indotto l'imputato in un convincimento incolpevole di agire legittimamente, come ad esempio un comportamento della pubblica amministrazione idoneo a generare tale convinzione. La mera affidamento a un tecnico esperto per la realizzazione di opere edilizie, senza aver ottenuto i necessari permessi, non integra una causa di esclusione della colpevolezza, in quanto presuppone comunque la consapevolezza dell'obbligo di conseguire l'autorizzazione amministrativa. Inoltre, la concessione delle attenuanti generiche non costituisce un diritto automatico dell'imputato, ma richiede il riconoscimento positivo di elementi idonei a giustificare la diminuzione della pena, la cui valutazione rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, se non in presenza di una manifesta illogicità.