Cassazione civile Sez. III sentenza n. 24110 del 24 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24110CIV

Massima

Massima ufficiale
In tema di autorizzazione dell'interessato alla pubblicazione della propria immagine, le ipotesi previste dall'art. 97, secondo comma, della legge 22 aprile 1941, n. 633, ricorrendo le quali l'immagine può essere riprodotta senza il consenso della persona ritratta, sono giustificate dall'interesse pubblico all'informazione, determinando una pretesa risarcitoria solo se da tale evento derivi pregiudizio all'onore o al decoro della medesima. Ne consegue che la persona colta da una ripresa televisiva (poi mandata in onda), senza il suo consenso, in una stazione ferroviaria ed in mezzo ad una folla anonima di passeggeri, tra cui anche numerosi partecipanti alla manifestazione nota come "gay pride", avvenimento di interesse pubblico, non ha diritto al risarcimento non essendo comunque configurabile un danno in quanto, in relazione al contesto, la possibilità di essere individuato costituisce "un rischio della vita" che non ci si può esimere all'accettare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BERRUTI ((omissis)) - Presidente

Dott. CARLEO Giovanni - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. D'AMICO Paolo - Consigliere

Dott. CIRILLO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 30013/2007 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende giusta delega in atti;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) S.P.A. (OMISSIS), in persona del Prof. Avv. (OMISSIS), Direttore della Direzione Affari Legali e Societari, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende giusta delega in atti;

- controricor…

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