L'esigenza di garantire la sicurezza pubblica, in particolare in prossimità di luoghi sensibili come le uscite della metropolitana, può legittimare il diniego di concessioni di suolo pubblico per attività commerciali, anche quando l'occupazione richiesta sia di modesta entità e facilmente rimovibile, in quanto le misure di sicurezza adottate dall'autorità competente prescindono dalla natura e dalle dimensioni dell'ingombro, essendo finalizzate a prevenire potenziali situazioni di pericolo in condizioni di eccezionalità. L'amministrazione, nel valutare le istanze di occupazione di suolo pubblico, deve effettuare un bilanciamento tra il diritto di iniziativa economica e l'esigenza di tutelare la sicurezza pubblica, privilegiando quest'ultima quando ricorrano circostanze oggettive che la rendano prevalente, come l'accertata necessità di mantenere libere da ingombri le aree di deflusso dalle stazioni metropolitane, anche in assenza di specifici pericoli imminenti, in considerazione del potenziale rischio per l'incolumità delle persone in situazioni di emergenza. Tali valutazioni, fondate su elementi di fatto e di diritto, devono essere adeguatamente motivate, pur se la motivazione può risultare sintetica laddove le ragioni di interesse pubblico preminente siano agevolmente intuibili.