Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46849 del 12 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:46849PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di false dichiarazioni a un pubblico ufficiale sull'identità o su qualità proprie o altrui si consuma nel momento in cui la dichiarazione perviene al pubblico ufficiale, indipendentemente dalla sua riproduzione in un atto pubblico. La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, che la esercita in aderenza ai principi enunciati negli articoli 132 e 133 c.p.; pertanto, è inammissibile la censura che, nel giudizio di cassazione, miri ad una nuova valutazione della congruità della pena, salvo che essa non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico. La mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche è giustificata con motivazione esente da manifesta illogicità, laddove il giudice faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, restando disattesi o superati tutti gli altri da tale valutazione. La mancata riproduzione della recidiva nell'intestazione della sentenza impugnata non significa che essa non sia stata contestata, essendo sufficiente che risulti puntualmente contestata negli atti processuali; sul piano motivazionale, il giudizio di accresciuta pericolosità sociale dell'imputato, giustificato dai plurimi precedenti penali anche specifici, non presenta alcuna illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO Giusepp - rel. Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/12/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Presidente Dr. GIUSEPPE DE MARZO;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa Tassone Kate, la quale ha chiesto il rigetto del ricorso riportandosi alla requisitoria gia' depositata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 16 dicembre 2020 la Corte d'appello di Roma ha confermat…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.