Cassazione penale Sez. II sentenza n. 55191 del 10 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55191PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 416 c.p. è configurabile quando vi sia la prova di un vincolo stabile e permanente tra più soggetti, finalizzato alla commissione di una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio, quali furti, rapine con uso di armi, sequestri di persona e lesioni aggravate. Tale prova può emergere dalla reiterazione di condotte delittuose con modalità analoghe, dalla presenza di beni strumentali per la consumazione dei reati (veicoli e armi), dalla suddivisione dei ruoli all'interno del sodalizio, con l'individuazione di un capo che manifesti la volontà di coordinare e dirigere l'attività criminosa. Inoltre, la prova dell'affectio societatis può desumersi dalle intercettazioni che documentino la fase di programmazione di nuove azioni criminose, anche a seguito di precedenti sequestri e perquisizioni, dimostrando così l'inesistenza di un effettivo condizionamento dell'organizzazione criminale da parte delle attività investigative. Tuttavia, la mera valutazione di singoli elementi probatori non è sufficiente, essendo necessaria una motivazione che illustri in modo esaustivo il complessivo quadro indiziario, idoneo a fondare il giudizio di responsabilità per il reato associativo. Parimenti, la determinazione della pena deve rispettare i criteri di cui all'art. 63 c.p., comma 4, con l'aumento di un terzo per la recidiva reiterata, senza poter applicare un aumento della metà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/10/2017 della CORTE APPELLO di CAGLIARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSCIONI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MOLINO PIETRO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
Udito il difensore degli imputati, Avv. (OMISSIS), il quale ha chiesto l'accogli…

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