Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21286 del 28 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:21286PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni mobili destinati a pubblico servizio, quali pertinenze di una base militare funzionali a delimitare e regolamentare l'accesso nell'area, integra l'ipotesi aggravata di cui all'art. 635, comma 2, n. 3 c.p., anche nella vigenza del nuovo testo normativo introdotto dal d.lgs. n. 7 del 2016, in quanto tra il nuovo e il previgente testo della norma sussiste un nesso di continuità e di omogeneità, non avendo il d.lgs. n. 7 del 2016 prodotto una generalizzata "abolitio criminis" della fattispecie, bensì solo l'esclusione della rilevanza penale di alcune ipotesi, conservandola rispetto ad altre. Inoltre, la rilevanza penale della condotta sussiste anche rispetto all'ipotesi aggravata di cui al novellato art. 635 c.p., comma 1, trattandosi di danneggiamento avvenuto in occasione di una manifestazione in luogo pubblico. Il diniego dell'attenuante speciale di cui all'art. 62 c.p., comma 1, n. 1 è altresì corretto, in quanto i motivi di particolare valore morale o sociale rilevanti ai fini dell'attenuante sono soltanto quelli avvertiti come tali dalla prevalente coscienza collettiva ed intorno ai quali vi sia un generale consenso, situazione non ravvisabile nella fattispecie in esame, in cui le condotte incriminate non risultano giustificate da finalità di tutela dell'ambiente e di protezione della salute collettiva, ma sconfinano nella "bieca ed ingiustificata azione violenta".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 12/11/2019 della Corte di Appello di Caltanissetta;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso, trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Luigi Agostinacchio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. PEDICINI Ettore, che ha c…

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