Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1163 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:1163SENT

Massima

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Il mancato rispetto del requisito di notifica del ricorso all'amministrazione resistente, previsto a pena di decadenza dall'art. 41, comma 2 del codice del processo amministrativo, comporta l'inammissibilità del ricorso stesso, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. b) del medesimo codice. Ciò in quanto la notifica del ricorso all'amministrazione resistente costituisce un adempimento essenziale per la valida instaurazione del contraddittorio processuale, la cui omissione determina l'impossibilità per il giudice di pronunciarsi nel merito della controversia. Pertanto, il giudice amministrativo, una volta accertata la mancata notifica del ricorso, è tenuto a dichiararne l'inammissibilità, senza poter entrare nel merito delle questioni sostanziali dedotte, al fine di garantire il rispetto del principio del contraddittorio e del diritto di difesa dell'amministrazione resistente. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui il ricorso sia diretto all'ottemperanza di un precedente giudicato, non potendo in tal caso il giudice prescindere dal rispetto delle norme processuali che regolano la valida instaurazione del giudizio. La compensazione delle spese di giudizio, infine, rappresenta una soluzione equitativa che tiene conto della particolare situazione processuale determinatasi a seguito dell'omissione della notifica, senza addossare l'intero onere economico ad alcuna delle parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/01/2018

N. 01163/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02102/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2102 del 2017, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dall'avvocato ((omissis)), con domicilio
ex lege
presso la Segreteria del Tribunale Amministrativo Regionale, in Roma, ((omissis)), 189;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avvocatura capitolina in Roma, Via del Tempio di Giove, 21;

per l'ottemperanza

al giudicato formatosi sulla sentenza della Corte d’Appello di Roma, Prima Sezione civile, nr. 2674/2013, procedimento R.G. 5030/2009,…

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