Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4310 del 3 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:4310PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: La minaccia è un reato che si configura nella prospettazione di un male ingiusto potenzialmente idoneo ad incidere sulla libertà morale della vittima, a prescindere dall'effettiva intimidazione. Ai fini della sua configurabilità, non è necessario che la minaccia sia stata concretamente percepita come tale dalla persona offesa, essendo sufficiente che le parole o i comportamenti dell'agente siano oggettivamente idonei a suscitare nella vittima il timore di subire un danno ingiusto. La valutazione della natura minacciosa delle espressioni utilizzate deve essere effettuata tenendo conto del contesto in cui si sono verificati i fatti, del tenore letterale delle frasi pronunciate e della capacità di incidere sulla libertà di autodeterminazione della persona offesa. Inoltre, la pena per il reato di minaccia deve essere commisurata ai limiti edittali vigenti al momento della commissione del fatto, anche in sede di giudizio di legittimità, senza necessità di rinvio al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Tere - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/01/2020 del Tribunale di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. MARIA TERESA BELMONTE;
Udienza tenutasi ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8.
Si da' atto che il presente provvedimento e' sottoscritto dal solo Presidente del collegio per impedimento dell'estensore, ai sensi dell'articolo 546 c.p.p., comma 2.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.