L'autorizzazione all'apertura di una nuova cava da parte della competente direzione regionale, in assenza del Piano regionale delle attività estrattive (PRAE) e del conseguente adeguamento del Piano territoriale provinciale generale (PTPG), è subordinata alla sussistenza di un preminente interesse socio-economico sovracomunale e di salvaguardia dei livelli occupazionali, accertati previo parere della Commissione regionale consultiva e all'esito di apposita conferenza di servizi, nonché alla verifica che l'area interessata sia zona compatibile in base agli strumenti urbanistici generali vigenti o zona agricola non vincolata. Tuttavia, il provvedimento autorizzatorio è viziato da difetto di istruttoria qualora non siano stati correttamente acquisiti i pareri delle competenti Soprintendenze in merito all'eventuale sussistenza di vincoli paesaggistici o archeologici sull'area interessata dal progetto, essendo tale verifica necessaria anche in caso di zona agricola non vincolata.