Il giudice di legittimità, nel pronunciarsi su un ricorso avverso una sentenza di condanna per i reati di ingiuria e minacce, afferma che: Il reato di ingiuria è stato depenalizzato dal d.lgs. n. 7 del 2016, pertanto la relativa condanna deve essere annullata senza rinvio, venendo meno il relativo addebito. Quanto al reato residuo di minacce, le censure mosse dalla ricorrente alla motivazione della sentenza sono state ritenute generiche, in quanto non si confrontano effettivamente con l'iter argomentativo seguito dal giudice di merito, né evidenziano la decisività delle obiezioni sollevate sulla credibilità dei testimoni. Inoltre, è manifestamente infondato il rilievo secondo cui il Tribunale non avrebbe verificato l'attendibilità della persona offesa, atteso che la stessa è stata ritenuta credibile proprio in ragione della convergenza del suo racconto con quello degli altri testi. Di conseguenza, la pena irrogata per il reato di minacce è stata rideterminata in euro 50 di multa, mentre la condanna al risarcimento dei danni in favore della parte civile è stata ridotta ad euro 200, in proporzione al reato residuo.