Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37799 del 12 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37799PEN

Massima

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Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale di cui all'art. 341-bis c.p. si configura quando la condotta dell'agente offende cumulativamente l'onore e il prestigio del pubblico ufficiale, anche attraverso espressioni volgari e offensive che, pur essendo ormai di uso comune in determinati contesti sociali, risultano oggettivamente idonee a svilire la funzione e la dignità della persona che incarna l'ufficio pubblico. Ciò si verifica quando le parole pronunciate, pur non essendo necessariamente rivolte direttamente ai pubblici ufficiali, manifestano comunque un atteggiamento di disprezzo e di derisione nei confronti dell'autorità rappresentata, indipendentemente dalla sussistenza di comportamenti illegittimi da parte degli operanti. La valutazione della concessione delle attenuanti generiche, invece, deve essere effettuata sulla base di elementi positivi e concreti, diversi dalla mera incensuratezza dell'imputato, che dimostrino una minore colpevolezza o la presenza di circostanze favorevoli meritevoli di apprezzamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CITTERIO Carlo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nata il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/06/2013 della CORTE APPELLO di ANCONA;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/07/2016, la relazione svolta dal Consigliere ANDREA TRONCI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Consigliere AGNELLO ROSSI, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Si duole il comune difensore di fiducia di (OMISSIS) e…

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