Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per reati di lesioni personali aggravate, porto di arma da fuoco e furto di motocicli può essere accertata sulla base di una pluralità di elementi probatori indiziari, quali la stretta sequenza temporale tra i fatti, il rinvenimento dell'arma da fuoco utilizzata per il ferimento, la presenza di particelle peculiari dello sparo sulla persona dell'imputato e sul motociclo usato per l'aggressione, nonché il ritrovamento presso l'abitazione dell'imputato di uno dei motocicli oggetto di furto. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in modo logico e coerente, possono costituire prova sufficiente per ritenere provata la responsabilità dell'imputato, senza che sia necessaria una prova diretta o una confessione dello stesso. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, che non può essere sindacata in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. La richiesta di riapertura dell'istruttoria dibattimentale può essere legittimamente respinta dal giudice di appello qualora ritenga che gli elementi probatori acquisiti siano già sufficienti a formare il suo convincimento sulla responsabilità dell'imputato.