Il termine di prescrizione del reato di truffa, punito con la pena massima di tre anni di reclusione, è determinato in nove anni, in applicazione della disciplina di cui all'art. 157 c.p., comma 1, seconda parte, e comma 2, che prevede un termine minimo di sei anni, aumentato della metà in presenza di recidiva reiterata, circostanza aggravante ad effetto speciale ai sensi dell'art. 99 c.p., commi 2 e 4. Tale termine, in presenza di atti interruttivi, subisce un ulteriore aumento pari alla metà, ai sensi dell'art. 161 c.p., comma 2, senza che ciò comporti una violazione del principio del "ne bis in idem sostanziale" o dell'art. 4 del Protocollo n. 7 della Convenzione EDU, in quanto l'istituto della prescrizione non rientra nell'ambito di tutela di tale principio. Pertanto, il reato si prescrive nel termine massimo di dieci anni, quattro mesi e venticinque giorni, computati a partire dalla data della querela, salvo ulteriori sospensioni o interruzioni del corso della prescrizione.