Consiglio di Stato sentenza n. 5384 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:5384SENT

Massima

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Il silenzio assenso non si forma sulla domanda di concessione edilizia in sanatoria (cd. condono edilizio) ai sensi dell'art. 39 della legge n. 724/1994 se non risulta provato che le opere abusive siano state ultimate entro la data prevista dalla legge, in quanto tale requisito sostanziale è necessario per l'accoglimento della richiesta di sanatoria. L'onere di provare il completamento delle opere entro il termine di legge incombe sull'interessato che presenta l'istanza di condono, e la mancata prova di tale presupposto comporta il rigetto della domanda, senza che l'omissione del preavviso di diniego da parte dell'amministrazione sia rilevante, in quanto la decisione negativa non poteva essere diversa. Il principio di non contestazione di cui agli artt. 115 e 116 c.p.c. trova applicazione temperata nel processo amministrativo, in cui l'efficacia probatoria degli atti pubblici e delle risultanze del precedente procedimento amministrativo prevale sulla condotta processuale dell'amministrazione, anche se contumace.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/07/2019

N. 05384/2019REG.PROV.COLL.

N. 01917/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1917 del 2013, proposto dal signor:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale ((omissis)), 142;

contro

il Comune di Angri, non costituito in giudizio;

per l’annullamento e la riforma

della sentenza del TAR Campania, sezione staccata di Salerno, sezione II, 24 luglio 2012 n.835, che ha respinto il ricorso n.1558/1996 R.G. proposto per l’annullamento del provvedimento 18 marzo 1996 prot. n.1746, notificato il giorno 22 marzo 1996, con il quale il Sindaco del Comune di Angri ha respinto l’istanza di…

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