Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La concessione di infrastrutture e aree di servizio autostradali, in quanto pertinenze della rete autostradale, deve essere affidata mediante procedure concorsuali competitive e trasparenti, nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione e tutela della concorrenza. Le condizioni di affidamento in sub-concessione non devono introdurre limitazioni o restrizioni irragionevoli alla partecipazione degli operatori economici interessati, tali da pregiudicarne la possibilità di formulare offerte competitive, razionali, informate e consapevoli. L'Amministrazione concedente, nel definire i criteri di selezione e le clausole contrattuali, è tenuta a garantire l'effettiva apertura del mercato e la libera concorrenza, evitando di porre in essere condizioni particolarmente gravose o sproporzionate per i potenziali affidatari. Il rispetto di tali principi costituisce un presupposto essenziale per l'affidamento di concessioni pubbliche, al fine di assicurare l'economicità della gestione e l'adeguata soddisfazione dell'interesse pubblico sotteso. Pertanto, l'Amministrazione deve esercitare i propri poteri concessori in modo da favorire la massima partecipazione e concorrenza, senza introdurre limitazioni irragionevoli o discriminatorie, al fine di selezionare il miglior offerente e garantire l'efficiente gestione del servizio pubblico.