Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 1103 del 2014

ECLI:IT:TARBA:2014:1103SENT

Massima

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La sospensione di un piano urbanistico attuativo da parte dell'amministrazione comunale, disposta ai sensi dell'art. 21-quater della legge n. 241/1990, deve avere carattere necessariamente temporaneo e transitorio, con la previsione di un termine certo di durata, al fine di garantire la certezza della posizione giuridica delle parti interessate e scongiurare il rischio di una sospensione sine die, in contrasto con la finalità attributiva di tale potere. L'utilizzo della formula "per il tempo strettamente necessario" da parte del legislatore, pur indicando la discrezionalità riservata all'amministrazione nella previsione della durata del termine, richiede che quest'ultimo sia espresso in modo specifico, non essendo sufficiente il mero riferimento alla conclusione del procedimento volto alla convalida dello strumento urbanistico sospeso, la cui durata non è preventivabile. La sostanziale incertezza in ordine ai tempi di conclusione di tale procedimento determina l'illegittimità della sospensione disposta senza la prefissazione di un termine massimo, in quanto contrastante con il principio di tipicità degli atti amministrativi e con le esigenze di certezza e di tutela delle posizioni giuridiche soggettive. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a rideterminarsi nel rispetto dei principi del giusto procedimento e dei tempi certi dell'azione amministrativa, applicabili anche alla materia della pianificazione urbanistica, pur nell'ambito del suo insindacabile apprezzamento tecnico finalizzato al perseguimento dell'interesse pubblico generale all'ordinato e sicuro utilizzo del territorio.

Sentenza completa

N. 00389/2013
REG.RIC.

N. 01103/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00389/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 389 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Minervini Costruzioni snc, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bari, via Manzoni, n. 5;

contro

Comune di Giovinazzo, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso Segreteria T.A.R. Bari in Bari, Piazza Massari;

per l’accertamento

dell'illegittimità del silenzio rifiuto serbato dal Comune di Giovinazzo e dell'obbligo di provvedere sull'istanza di cui all'atto di diffida e costituzione in mora del 30.01.2013;

nonché per …

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