Il pubblico ufficiale che, consapevole dell'assenza di una valida delega del Sindaco in favore di un soggetto, attesti falsamente nel verbale di una commissione elettorale la legittimazione di quest'ultimo a parteciparvi, integra il delitto di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico. Tale condotta, caratterizzata dall'abuso della posizione rivestita all'interno dell'ufficio e dalla mancata adozione degli atti doverosi per impedire la falsità, è sintomatica di un concreto pericolo di reiterazione del reato, tale da giustificare l'applicazione di una misura cautelare interdittiva, anche in assenza di precedenti specifici. Infatti, il pubblico ufficiale che, pur essendo a conoscenza dell'assenza dei presupposti per la partecipazione di un soggetto a un organo collegiale, ometta di impedirne la falsa attestazione nell'atto pubblico, dimostra un atteggiamento di disprezzo per i doveri inerenti alla funzione pubblica ricoperta, tale da rendere attuale il pericolo di ulteriori condotte delittuose della stessa specie.