Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9766 del 1 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:9766PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di estorsione si differenzia dal delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni non tanto per la materialità del fatto, che può essere identica, quanto per l'elemento intenzionale: nell'estorsione l'agente mira a conseguire un ingiusto profitto, consapevole che quanto pretende non gli è dovuto, mentre nell'esercizio arbitrario egli agisce al fine di esercitare un suo preteso diritto, nella convinzione che quanto vuole gli compete. Perché sussista il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, oltre al dolo generico, è necessario anche il dolo specifico, rappresentato dall'intento di esercitare un preteso diritto nel ragionevole convincimento della sua legittimità, a prescindere dalla sua effettiva esistenza. Tuttavia, la mera prospettazione di un diritto da parte dell'imputato, in assenza di una ragionevole e concreta pretesa, non è sufficiente a integrare gli estremi del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, potendo tale prospettazione costituire solo un pretesto per avanzare, con minaccia e violenza, richieste di denaro per fini personali. Inoltre, il rito abbreviato, scelto dall'imputato, preclude, salvo casi eccezionali, l'integrazione istruttoria in sede di appello, essendo la situazione probatoria cristallizzata al momento della scelta del rito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 12699/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 02/03/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, i ricorsi;

Udita la relazione del Cons. Dr. ((omissis));

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Dr. ((omissis)), per il rigetto del ricorso;

OSSERVA

1…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.