L'amministratore di condominio, pur potendo essere convenuto nei giudizi relativi alle parti comuni, è tenuto a dare senza indugio notizia all'assemblea della citazione e del provvedimento che esorbiti dai suoi poteri, ai sensi dell'articolo 1131 c.c., commi 2 e 3. Pertanto, l'amministratore può costituirsi in giudizio e impugnare la sentenza sfavorevole al condominio senza la preventiva autorizzazione dell'assemblea, ma deve ottenere la necessaria ratifica del suo operato da parte dell'assemblea stessa, per evitare la pronuncia di inammissibilità dell'atto di costituzione ovvero di impugnazione. Ciò in quanto la materia del contendere è estranea ai quattro raggruppamenti indicati nell'articolo 1130 c.c., ove sono descritti i poteri dell'amministratore. Pertanto, l'amministratore di condominio, per poter impugnare una sentenza sfavorevole al condominio, deve dimostrare di aver ottenuto la ratifica dell'assemblea del suo operato, a pena di inammissibilità del ricorso.