Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32632 del 16 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32632PEN

Massima

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Il reato di minaccia grave ed aggravata dall'uso di un'arma si prescrive nel termine di sette anni e sei mesi, tenuto conto degli atti interruttivi, e la prescrizione matura prima della pronuncia della sentenza di appello, determinando l'annullamento della condanna penale senza rinvio, pur restando valide le statuizioni civili. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, anche in assenza di espressa richiesta delle parti, in quanto la prescrizione costituisce una causa di estinzione del reato che opera di diritto e deve essere rilevata d'ufficio. Inoltre, il rapporto di coniugio fra le parti impone particolari cautele nella diffusione del provvedimento, con l'omissione delle generalità e degli altri dati identificativi, al fine di tutelare la riservatezza dei soggetti coinvolti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/03/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa FRANCESCA MORELLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che chiede l'annullamento senza rinvio per prescrizione con conferma delle statuizioni civili.
Udito il difensore avv. (OMISSIS);
Il difensore presente insiste sul ricorso…

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