Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27659 del 20 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27659PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di associazione per delinquere si configura quando l'indagato, pur non essendo il dominus dell'organizzazione criminale, partecipa in modo stabile e consapevole alle attività nevralgiche del sodalizio, reclutando clienti, ritirando i veicoli da consegnare a carrozzieri compiacenti per il danneggiamento intenzionale, e conducendo i veicoli agli accertamenti peritali, dimostrando così un vincolo di affectio societatis con gli altri partecipi, una fitta rete di rapporti finalizzati al buon esito dell'attività illecita, e una consapevolezza di organizzare stabilmente l'esecuzione dei reati-fine, anche in assenza di un ruolo apicale nell'associazione. Pertanto, il mero concorso di persona nel reato si differenzia dalla partecipazione all'associazione per delinquere per la mancanza di tale stabile e consapevole inserimento nell'organizzazione criminale, essendo sufficiente la prova del contributo causale dell'indagato alla realizzazione dei singoli reati-fine, senza la necessità di dimostrare il vincolo associativo. L'onere di provare la tempestività della querela, quale condizione di procedibilità per i reati di truffa, grava sull'indagato che la eccepisce, non essendo sufficiente la mera allegazione della conoscenza da parte della persona offesa di elementi idonei a far ritenere la falsità del sinistro, in assenza della specifica indicazione del momento in cui tale conoscenza è maturata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/10/2018 del Tribunale di Napoli in funzione di riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CALASELICE Barbara;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. CANEVELLI P., che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore di fiducia dell'indagato, Avv. (OMISSIS) che ha concluso ch…

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