Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5639 del 6 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5639PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non può procedere ad una nuova valutazione delle risultanze probatorie, essendo precluso il riesame degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata. Il controllo della Corte di Cassazione sulla motivazione si limita a verificare se questa sia intrinsecamente razionale e capace di rappresentare l'iter logico seguito, senza poter sostituire la propria ricostruzione dei fatti a quella operata dai giudici di merito, salvo che non emerga una manifesta illogicità della motivazione tale da integrare il vizio di cui all'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p. Pertanto, le censure difensive che si risolvono in una mera rilettura alternativa delle prove non possono essere accolte, dovendosi ritenere precluso al giudice di legittimità un nuovo apprezzamento del materiale istruttorio. Analogamente, la graduazione della pena e il giudizio di comparazione tra circostanze attenuanti e aggravanti rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, sottratti al sindacato di legittimità salvo che non siano frutto di manifesto arbitrio o di ragionamento illogico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti nell'interesse di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa l'11/05/2012 dalla Corte di appello di Milano;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SCARDACCIONE ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.

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