Il mancato tempestivo rilievo di riserve in contabilità da parte dell'appaltatore, in relazione a pretese economiche derivanti da fatti verificatisi nel corso dell'esecuzione dell'appalto, comporta la decadenza dalla possibilità di far valere tali pretese in sede giudiziale, in quanto l'iscrizione di riserve costituisce un onere a carico dell'appaltatore, a pena di inammissibilità della domanda successivamente azionata. Tale principio trova applicazione anche con riferimento alle domande relative alla ritardata contabilizzazione e al ritardato pagamento degli stati di avanzamento lavori e della rata di saldo, essendo tali profili distinti e richiedendo, ciascuno, la tempestiva iscrizione di apposita riserva in contabilità. La mancata osservanza di tale onere da parte dell'appaltatore preclude la possibilità di far valere in sede giudiziale le relative pretese, in quanto la riserva costituisce il presupposto necessario per l'ammissibilità della domanda, indipendentemente dalla libertà delle forme del procedimento arbitrale e dalla possibilità di derogare alle norme del codice di procedura civile, salvo il rispetto dei principi cardine del processo di rango costituzionale.