Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1040 del 17 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:1040PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando vi sia la prova di un vincolo associativo stabile tra più soggetti, i quali, attraverso un accordo criminoso, si organizzano per commettere in modo sistematico e continuativo il reato di detenzione e spaccio di droga. A tal fine, rilevano le risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, che consentano di ricostruire l'esistenza di una struttura organizzativa, i ruoli e i compiti dei singoli partecipi, le modalità di approvvigionamento e di distribuzione della sostanza stupefacente. La posizione del singolo imputato all'interno dell'associazione può essere desunta anche dalle sue condotte di concreta partecipazione alle attività illecite, quali l'occultamento di droga, la cura degli approvvigionamenti, l'ingerenza nelle transazioni economiche, fino all'acquisizione di un proprio spazio autonomo nella gestione del traffico, a seguito della fiducia guadagnata all'interno dell'organizzazione. Ai fini della configurabilità del reato associativo non è necessario che l'imputato abbia ammesso il proprio coinvolgimento nell'accordo criminoso, essendo sufficiente la valutazione complessiva degli elementi probatori acquisiti, anche in assenza di una sua confessione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano rel. Consiglie - SENTENZA

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

De. Mo. Fe. ;

avverso l'ORDINANZA del Tribunale del riesame di Napoli del 10.3.2010;

Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere dr. Antonio Prestipino;

Udito il Procuratore Generale in persona del dr. Vito D'Ambrosio che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Arena Laura che ha concluso per l'accoglimento del ricor…

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