Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33087 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33087PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura non solo quando l'agente abbia compiuto atti esecutivi veri e propri, ma anche quando abbia definitivamente approntato il piano criminoso in ogni dettaglio e iniziato a darvi attuazione, in modo che l'azione abbia la significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato, salvo il verificarsi di eventi non prevedibili indipendenti dalla sua volontà. Ai fini della configurabilità del tentativo, rilevano pertanto non solo gli atti esecutivi, ma anche quelli preparatori che facciano fondatamente ritenere che l'agente abbia iniziato a dare concreta attuazione al suo proposito delittuoso. Il giudice di merito può ritenere insussistente l'impedimento a comparire dell'imputato, dedotto mediante certificato medico, anche indipendentemente da una verifica fiscale, facendo ricorso a nozioni di comune esperienza idonee a valutare l'impossibilità del soggetto portatore della prospettata patologia di essere presente in giudizio, se non a prezzo di un grave e non evitabile rischio per la propria salute. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche è congruamente motivato quando il giudice faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, anche se non prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, essendo disattesi o superati tutti gli altri da tale valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/02/2019 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALFREDO MANTOVANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CARDIA DELIA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE PI APPELLO di BOLOGNA, con sentenza in data 5/02/2018- dep. 11/02/20…

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