Il rilascio di un permesso di costruire per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti e attività accessorie è illegittimo qualora la superficie coperta complessiva, comprensiva anche dell'autolavaggio, superi il limite massimo del 10% della superficie totale dell'impianto, come previsto dalla normativa regionale applicabile. Tale limite deve essere calcolato escludendo dal computo della superficie totale le aree verdi e i terrapieni, in quanto non rientranti nella nozione di "impianto di distribuzione di carburanti per autotrazione" inteso come "complesso commerciale unitario costituito da uno o più distributori e dai serbatoi dei carburanti erogabili, con le relative attrezzature, locali e attività accessorie". Inoltre, le attività commerciali ammesse nell'ambito dell'impianto di distribuzione carburanti devono essere limitate agli esercizi di vicinato, senza poter ricomprendere "medie strutture di vendita" non previste dalla normativa regionale. L'annullamento del permesso di costruire originario comporta l'invalidità derivata dei successivi permessi in variante, in quanto non aventi carattere di essenzialità.