Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31902 del 21 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:31902PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di istigazione alla corruzione si configura quando l'offerta di denaro o di altra utilità, anche indiretta, è idonea a indurre il pubblico ufficiale al compimento di un atto contrario ai doveri d'ufficio, valutata secondo un giudizio ex ante che tenga conto dell'entità del compenso, delle qualità personali del destinatario e della sua posizione economica, in modo tale da determinare una rilevante probabilità di causare un turbamento psichico nel pubblico ufficiale, facendo sorgere il pericolo dell'accettazione dell'offerta. L'idoneità dell'offerta corruttiva non è esclusa dalla tenuità della somma di denaro offerta, purché non si connoti di assoluta risibilità, né dalla mancata specificazione dell'utilità promessa o dalla mancata quantificazione della somma, essendo sufficiente la semplice prospettazione, da parte dell'agente, dello scambio illecito. Inoltre, rientra nel concetto di "altra utilità" qualsiasi vantaggio materiale o morale, patrimoniale o non patrimoniale, che abbia valore per il pubblico agente, ivi comprese le prestazioni di fare o non fare. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione delle circostanze attenuanti generiche, il cui diniego, se adeguatamente motivato sulla base della gravità e pluralità dei fatti nonché degli eventuali precedenti specifici dell'imputato, non è sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 12/11/2014 della Corte di Appello di Roma;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Oscar Cedrangolo che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO

1. Con sentenza del 12/11/2014, la Corte di Appello di Roma confermava la sentenza emessa in data 22/01/2014 dal tribunale della me…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.