Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31855 del 10 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31855PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere legittimamente disposta anche nei confronti di beni acquisiti in epoca antecedente all'accertamento della pericolosità sociale del proposto, quando risultino sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati e non ne sia provata la legittima provenienza, non essendo necessaria la sussistenza di un rapporto di pertinenzialità tra i beni oggetto del provvedimento ablativo e lo specifico compendio indiziario posto a fondamento della misura personale. Ai fini della confisca, il giudice deve verificare la sussistenza di una palese sproporzione tra il valore di acquisto dei beni e le disponibilità lecite del proposto, desumibili dai redditi dichiarati e dalle altre fonti di reddito accertate, anche se relative ad anni precedenti, senza che assuma rilievo determinante la mancanza di una connessione temporale tra l'acquisto dei beni e le condotte assunte quali manifestazioni della pericolosità sociale. La motivazione del provvedimento di confisca deve essere adeguata e logicamente giustificatrice dell'iter logico seguito in rapporto alle deduzioni e produzioni difensive, senza che possano essere censurate in sede di legittimità le valutazioni di merito compiute dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella Patriz - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PE. RO. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 33/2010 della CORTE APPELLO di PALERMO, del 24/05/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. GIOACCHINO IZZO, che ha chiesto rigettarsi il ricorso con le ulteriori statuizioni di legge.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto depositato il 21 luglio 2010, la Corte d'appello di Palermo, Sezione quinta penale e per le misure di prevenzi…

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