Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24261 del 11 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:24261PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina e al sequestro di persona a scopo di estorsione sussiste quando vi sia un accordo fondativo tra gli imputati, una ripartizione dei ruoli operativi, una struttura organizzativa stabile e gerarchica, una reiterazione delle condotte delittuose nel tempo, a prescindere dalla circostanza che taluni imputati abbiano avuto un ruolo marginale o di semplice esecutore di ordini provenienti dal vertice dell'organizzazione. Il reato di agevolazione dell'ingresso clandestino di immigrati è configurabile anche quando l'imputato non abbia curato direttamente l'ingresso degli stessi in Italia, ma si sia limitato a favorirne la permanenza, essendo sufficiente il concorso nella stessa immigrazione clandestina. Il consenso dell'immigrante clandestino al suo ingresso in Italia non esclude la configurabilità del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, essendo tale consenso irrilevante ai fini della fattispecie delittuosa. La consapevolezza dell'attività illecita svolta dagli altri associati può essere desunta anche da elementi indiziari, come i movimenti registrati su un conto corrente intestato all'imputato, senza che sia necessario il previo sequestro di tale conto da parte dell'autorità giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Zh. Le. (alias Wa. He. Xi. ), Ch. Xi. , Xu. Bo. e Wa. Ca. Xi. ;

avverso sentenza della Corte d'Appello di Venezia in data 8.5.2006;

visti gli atti, la sentenza ed i ricorsi;

udita la relazione del Pres. Dott. Adolfo Di Virginio;

udite le conclusioni del Procuratore Generale, dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' dei ricorsi di Ch. Xi. e di Xu. Bo. ed il rigetto deg…

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